Esercizi di conduzione

Il percorso ha lo scopo di rafforzare la consapevolezza del proprio agire sulla scena, mettendosi per una volta dalla parte di chi conduce un gruppo. In questo modo si ha la possibilità di prendere le distanze dagli oggetti di lavoro dell’attore (spazio, energia, apertura, attenzione, ritmo, personaggio, etc.) e guadagnare un angolo visuale privilegiato sul processo creativo e sugli step necessari per ottenere un certo risultato.

Al primo incontro ad ogni partecipante è richiesto di proporre un gioco di gruppo, attingendo anche a quelli più semplici del mondo dell’infanzia. Partendo dall’analisi pratica dei giochi proposti si operano scelte successive per trasformarli in strumenti di training attorale, finalizzati ad un obiettivo specifico.

Ai partecipanti è chiesto di assumere alternativamente il ruolo di conduttore e gioc-attore, elaborando via via le strategie più efficaci di comunicazione e di cooperazione, in osservazione delle dinamiche di gruppo e delle criticità riscontrate.

Tale pratica rivela la sua utilità anche nel trovare una precisa definizione per gli strumenti utilizzati: spesso nella pratica attorale una difficoltà è proprio quella di dare un nome a ciò che si sperimenta in sala, alle difficoltà riscontrate e agli obiettivi che ci si prefigge. Viceversa quando in un gruppo di lavoro si stabilisce un linguaggio comune, i partecipanti beneficiano di una maggiore coscienza del processo di studio e di ricerca.

Durante l’ultimo incontro alcuni “giochi rielaborati” verranno sperimentati con alcuni allievi selezionati dalla Scuola.

Un percorso duttile e aperto alla sperimentazione teatrale, un luogo di incontro, scambio e provocazione in cui riflessione ed intuizione generano una ricerca in divenire.