PRATICHE TEATRALI DI CURA DELLA PERSONA
Corso on-line
Dal 7 al 24 Luglio
Seminario on-line
PRATICHE TEATRALI DI CURA DELLA PERSONA
La regia teatrale, cinematografica, video, sta subendo profonde trasformazioni: l’arte è sempre più produzione di relazioni piuttosto che di forme.
Attraverso contributi video, narrazioni di lavori ed esperienze storiche di teatro oltre lo spettacolo, verranno proposti esercizi e pratiche teatrali applicate alla cura della persona.
Lo spettacolo contemporaneo sta assumendo dimensioni impensabili fino a poco tempo fa. Si analizzeranno esperienze e tecnologie che stanno agendo su queste trasformazioni: cosa significa curare la regia di eventi come le Cerimonie olimpiche o Matera Capitale Europea della Cultura. Sia dal punto di vista dell’allestimento sonoro e visivo che dal punto di vista della gestione dei corpi e delle masse artistiche.
Per contro, all’altro estremo della “catena delle performing arts”, come direbbe Grotowski, sono sempre più diffuse pratiche “parateatrali”: il teatro come servizio sociale è un concetto antico che però oggi trova declinazioni nuove nelle esperienze di comunità e di inclusione. Il teatro, incalzato dalla tecnologia, può finalmente permettersi di abbandonare all’entertainment i suoi caratteri più spettacolari per rivolgersi alla cura della persona.
Oggi c’è molta più gente che fa teatro, che danza, che produce cinema, di quanta non vada a vederli teatro, danza, cinema. È una buona notizia.
Gli ultimi decenni di ricerca hanno utilizzato le tecniche del teatro per l’integrazione dei disabili, per la medicina narrativa, per il recupero delle periferie disagiate… Nel nostro seminario si sperimenteranno tecniche come il “video-colloquio”, la “Schiera” e lo “Stormo”. Queste pratiche comportano un mutamento radicale delle figure stesse dell’attore, del regista e del drammaturgo, un loro ripensamento profondo: la bellezza nuova nasce dalla comprensione di artisti e persone. E questo vale sia per il grande entertainment che impiega migliaia di figuranti in scena, sia per l’inclusione di individui e comunità. Ormai il lavoro dei più significativi artisti contemporanei non percepisce più l’azione sociale come un dovere ideologico o una caritatevole elargizione: l’inclusione è ormai la poetica di molti tra gli attori, registi, drammaturghi più innovativi.
Il corso percorrerà le radici storiche dell’idea di pratiche teatrali al servizio della persona comparate all’entertainment contemporaneo. I percorsi paralleli permetteranno di comprendere i diversi livelli di coinvolgimento dello spettatore. Si studieranno infine metodi di approccio e allenamento all’attenzione, alla consapevolezza di derivazione teatrale, indirizzati alla loro applicazione in contesti di comunità.
QUANDO: 6 incontri serali da 2 ore ciascuno
martedì 7 luglio h 20.00-22.00
mercoledì 8 luglio h 20.00-22.00
giovedì 9 luglio h 20.00-22.00
martedì 21 luglio h 20.00-22.00
mercoledì 22 luglio h 20.00-22.00
venerdì 24 luglio h 20.00-22.00
PARTECIPANTI: aperto a tutti
MODALITA’ DI FRUIZIONE:
Per partecipare è necessario avere una connessione tramite smartphone, pc desktop, laptop o tablet.
Una volta iscritto, ogni partecipante riceverà semplici e precise istruzioni per connettersi al meeting attraverso la piattaforma zoom business.
COSTO: € 190
COME ISCRIVERSI :
– scaricare ed inviare la scheda compilata a info@campoteatrale.it
– pagamento della quota di partecipazione tramite bonifico ad Intesa San Paolo – IBAN: IT62E0306909606100000156362 – intestato a Associazione Culturale Campoteatrale – indicando in causale “Masterclass Vacis” ed inviando notifica di avvenuto pagamento all’indirizzo info@campoteatrale.it
Gabriele Vacis
Gabriele Vacis, regista teatrale, drammaturgo, docente, documentarista e sceneggiatore italiano. Ha scritto e curato la regia di numerosi spettacoli teatrali: Esercizi sulla tavola di Mendeleev, premio Opera Prima 1985; Elementi di struttura del sentimento, premio UBU 1986; La Storia di Romeo e Giulietta, premio UBU 1992; Il racconto del Vajont, premio UBU 1994. Il narratore senza orpelli, nello spazio vuoto, diventa fenomeno che influenza profondamente la comunicazione, dal teatro alla televisione, dal giornalismo alla politica. Nel 1996 ha vinto il Premio per la regia dell’Associazione Critici Teatrali Italiani; nel 2011 il Premio Dioniso per l’innovazione della cultura Classica. Ha curato la regia di numerose opere liriche.
Nel 2006 ha curato la Cerimonia d’apertura degli Olimpic Winter Games, e di Bookstock, cerimonia d’apertura di Torino Capitale del libro.
Ha diretto il corso attori e il corso di regia alla Scuola “Paolo Grassi” di Milano.
Insegna Istituzioni di Regia all’Università Cattolica di Milano.
Ha diretto il Progetto TAM, Scuola per attori del Palestinian National Theatre a Gerusalemme.
Ha curato e pubblicato diverse traduzioni, adattamenti teatrali e saggi, tra cui AWARENESS, dieci giorni con Jerzy Grotowsky, Rizzoli 2001.
Dal 2002 al 2006 è regista stabile al Teatro Stabile di Torino per cui ha ideato Torino Spiritualità.
Dal 2013 al 2017 è direttore artistico della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
Nel 2017 ha fondato, per il Teatro Stabile di Torino, l’Istituto di pratiche teatrali per la cura della persona.
È direttore della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino.
Per approfondimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Gabriele_Vacis
Inizio Corsi
martedì 7 luglio
mercoledì 8 luglio
giovedì 9 luglio
martedì 21 luglio
mercoledì 22 luglio
venerdì 24 luglio
mercoledì 8 luglio
giovedì 9 luglio
martedì 21 luglio
mercoledì 22 luglio
venerdì 24 luglio
Frequenza
h 20.00-22.00
Sede
Campo Teatrale
Via Casoretto 41/a
Milano
Via Casoretto 41/a
Milano