E la gioia?
Laboratorio condotto da Rita Frongia
Laboratorio per artisti in scena
Periodo
da venerdì 27 febbraio
a domenica 1 marzo 2026
Frequenza
venerdì 27 febbraio h 20:00-23:00
sabato 28 febbraio h 14:00-20:00
domenica 1 marzo h 14:00-20:00
Dove
Campo Teatrale
via Casoretto 41/a
Presentazione
Siamo urne sigillate galleggianti su quella che per convenienza chiameremo la realtà e in certi momenti si apre una fenditura nel sigillo e la realtà ci invade. (
– V. Woolf
L’arte è un gioco per adulti.
Diciamo gioco e non giogo eppure – quando si racconta l’arte della scena – spesso si parla di fatica e di dolore. E la gioia? Dove la mettiamo? In scena non si può stare comodi e lavorare è faticoso, ma scomodo non vuol dire doloroso.
Aprirsi a una visione, desiderare che le cose ci accadano, cercare una qualche gioia nell’azione e nel pensiero mi sembra una necessità poetica e politica, a maggior ragione al cospetto di un’arte giocosa e profonda come il teatro: l’arte di essere umani molto da vicino.
Poi, certo, recitare è facile? No. Vivere? Neanche.
Recitare è una condizione più leggera del vivere? Potrebbe, dovrebbe esserlo; potremmo provarci, perché, in fondo, in scena si muore per finta.
P.S. Comunque, adesso che ci penso, anche la gioia si conquista con fatica.
Temi e pratiche
- Postura di un corpo: esporsi all’essere
- Il corpo in ascolto: la relazione
- Il corpo in scena: dove accadono le cose
- Cercare/Entrare in un ritmo
- E la visione?
- E respirare?
- L’azione del recitare come atto conoscitivo, esplorativo e non dimostrativo
Non è richiesta una formazione pregressa specifica; il seminario è aperto a tutte le persone interessate a parteciparvi, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Inoltre sono ammesse un numero limitato di persone che possono assistere al lavoro in sala.
Materiali e consegne
È consigliata la lettura di Tone Clusters di Carol Oates (Nel buio dell’America, Sellerio Editore).
Altri materiali (scritti e non) da provare sulla scena, saranno forniti dalla formatrice.
Materiali e consegne
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Insegnanti
Rita Frongia Cagliaritana, attrice, drammaturga e regista. Dal suo pluriennale lavoro con Claudio Morganti nascono Scimmia, C’è un buio che sembra d’esser ciechi, Studio n.5 per Woyzeck, Ombre Wozzeck, Mit Lenz per arrivare nel 2019 a Il caso W. Nel frattempo, scrive e dirige la Trilogia del tavolino, tre commedie per attori audaci. (I testi della Trilogia del Tavolino e de Il Caso W sono pubblicati da Edizioni ETS). Fra gli ultimi lavori ne citiamo alcuni: L’opinione di zia Angelina, Lilith, il dittico Étoile/ Star (essere umani molto da vicino) e il radiodramma Gli occhiali da sole. Ultime produzioni: Guerrilla Girl e Anna Ghiaccio.