Le Indagini del Catelano

Galeazzo, mio duca, quanto è ironico il Fato che mi ha condotto stanotte al tuo cospetto. Tu che hai creato la mia professione, tu che hai fatto sì che indagassi le opere della morte nella città. E ora, tu giaci qui davanti a me e io, come se tu fossi il più anonimo tra gli abitanti di Milano, devo adempiere al mio compito e leggere il tuo corpo.

Il corpo di un uomo giace supino, nel pieno della sua esistenza spezzata. Il sangue ha smesso da tempo di scorrere, e ciò che resta è fermo, raccolto sul fondo. È Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, assassinato il 26 dicembre 1476, all’interno della chiesa di Santo Stefano, vittima di una congiura ordita da alcuni nobili milanesi.

La sua morte fu un evento epocale, come lo fu l’autopsia che ne seguì, affidata a un personaggio noto come il Catelano. Medico-chirurgo con funzioni necroscopiche per la città, il Catelano può essere considerato un precursore della medicina legale: spettava a lui accertare le cause della morte del duca e stabilirne la dinamica.

La vicenda è rievocata attraverso una performance a cura di Campo Teatrale, che dà voce e corpo al racconto, restituendo al pubblico la drammaticità di un evento che ha segnato la storia di Milano.

A partire da questo scenario, Cristina Cattaneo – medica legale e antropologa – e Folco Vaglienti – storico medievale – propongono una ricostruzione a due voci, in chiave divulgativa, dell’autopsia eseguita sul corpo del duca. Utilizzando un manichino anatomico realistico, la visita autoptica viene rievocata fedelmente sulla base della documentazione storica coeva, mettendola a confronto con le moderne tecniche della medicina forense.

CREDITS:
un progetto di Folco Vaglienti e Cristina Cattaneo
drammaturgia Mirko Mattia
regia Francesca Merli
con Marco Trotta
conduzione giornalistica Rossella Ivone
manichino anatomico realizzato da Davide Porta con Marta Mondellini e Linda Valente
ricostruzione pugnale Pasquale Poppa
produzione Campo Teatrale
consulenza scientifica Cristina Cattaneo
consulenza storica Folco Vaglienti
in collaborazione con Università degli Studi di Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale), MUSA (Museo Universitario delle Scienze Anatomiche, mediche e forensi per i diritti umani)