ompriamo gli stessi mobili per le nostre case (e i nostri teatri), e per questo le nostre case si somiglieranno. Ma a renderle diverse c’è chi le abita. Siamo noi a fare la differenza. Un bel titolo, che “fa tendenza”, incuriosisce il pubblico. Poi però… siete voi la differenza.
Si dice spesso che il teatro accade qui e ora, dall’incontro irripetibile tra attore e spettatore. Questa irripetibilità è il cuore di questo nostro nuovo progetto di messinscena. Lo spettatore, ma solo se lo desidera, potrà incidere sulla scena, modificare il lavoro dell’attore, sostituirsi all’attore stesso.
Una storia da raccontare insieme sarà l’occasione per condividere domande, scoperte ed emozioni di un atto creativo. La fonte è un’opera di drammaturgia contemporanea – “Hamelin” di Juan Mayorga – che, rinunciando ad ogni artificio, riduce la distanza tra spettacolo e spettatore.
Ogni replica dello spettacolo è preceduta da un breve laboratorio per gli spettatori che, con noi, vorranno concedersi più tempo e che potranno così entrare nell’evento in modo ancor più attivo. Un momento dello spettacolo sarà dedicato all’interazione fisica tra attore e spettatore: l’attore avrà a disposizione un testo, ma non la possibilità di decidere in autonomia come recitarlo, con quale corpo e con quali azioni. Sarà lo spettatore a farlo, guidando l’attore come si fa con un burattino. Il laboratorio consente allo spettatore di prendere dimestichezza con le modalità attraverso le quali il corpo dell’attore può essere guidato. Il percorso, che accoglie un numero massimo di 14 partecipanti, è aperto a tutti e non richiede alcuna esperienza teatrale.