NOT INAF-Imparare ad appartenersi
a cura di Elena D’Agnolo, Domesticalchimia, Rossella Guidotti, Collettivo Treppenwitz, Usine Baug
La scuola di Campo Teatrale, attiva a Milano dal 1999, organizza e propone corsi di Recitazione e laboratori teatrali rivolti a principianti che desiderano sperimentare le prime tecniche teatrali e ad allievi più esperti alla ricerca dei requisiti per diventare attori.
La scuola organizza infatti anche percorsi di studio e approfondimento con attori, registi e pedagoghi di eccellenza del panorama teatrale contemporaneo.
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NOT INAF-IMPARARE AD APPARTENERSI
Fascia Adolescenti (12- 18 anni):
a cura di Elena D’Agnolo, Domesticalchimia, Rossella Guidotti, Collettivo Treppenwitz, Usine Baug
DESCRIZIONE
Come si fa quando non si è abbastanza? Quando non si è come gli altri ci vorrebbero: troppo bassi, troppo magri o troppo grassi. Con i baffi, se si è una femmina, o con la panza, se si è un maschio. Quanto il nostro corpo si definisce attraverso lo sguardo dell’altro? E come faccio, imperfetto/a come sono, ad essere amato/a?
Queste sono alcune delle domande di partenza.
In un mondo in cui bisogna attenersi ad un canone estetico, la vulnerabilità viene resa insensibile. Aspirare alla perfezione diviene una meta.
Il laboratorio teatrale è il luogo dove poter mettere in discussione tutto questo, dove trovare delle alternative ai codici culturali di bellezza, genere e amore. Dove scoprire se stessi e magari imparare che proprio quei difetti che tanto ci fanno sentire diversi e alieni sono invece dei grandi punti di forza.
Nell’esplorazione delle proprie mancanze e dei propri disagi, il teatro diviene strumento per vivere le unicità come espressione di bellezza e comunicazione.
OBIETTIVI
- Recuperare una identità corporea ed emotiva per ridurre la sofferenza legata ad una negativa immagine di sé e al senso di inadeguatezza verso gli standard imposti dalla comunità.
- Offrire un luogo protetto per acquisire consapevolezza delle proprie capacità, riconoscendo le proprie e altrui diversità/similitudini
- Avviare una riflessione sugli stereotipi imposti dalla società
- Giungere alla produzione di uno spettacolo in cui le esperienze personali dei partecipanti diventino spunto universale e duraturo per l’(auto)accettazione.
STRATEGIE
Il teatro è relazione e ascolto, due elementi essenziali per la creazione di rapporti umani. Il filtro della finzione teatrale inoltre permette di prendere la giusta distanza dal proprio vissuto, di “sperimentare” l’altro, di empatizzare e accettare le diversità. Ai partecipanti sarà proposto di ricercare attraverso diverse forme espressive (video, musica, registrazioni, monologhi, dialoghi…) il modo a loro più congeniale e teatralmente più efficace per raccontare se stessi e il mondo circostante.
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QUANDO
In definizione
Elena D’Agnolo nasce a Milano nel 1993, si diploma come attrice nel 2015 presso il Centro Teatro Attivo di
Milano. Successivamente ha studiato con Jurij Alschitz, Theodoros Terzopoulos, Eimuntas Nekrosius, Lara
Franceschetti, Danio Manfredini, Pierpaolo Sepe, Carola Caruso e Cesar Brie. Dal 2016 fa parte della
Compagnia Carnevale e recita negli spettacoli Arlecchino trasformato dall’amore di Marivaux, Le belle
favole, Tra’ti avante Alichino, Ricorditi di me, che son la Pia e Rodari punto e virgola. Dal 2018, in
collaborazione con l’Asl di Piacenza e alcuni colleghi, progetta e realizza gli incontri Affettività, Non solo sè…
sui temi dell’affettività e della sessualità affrontati attraverso il teatro e indirizzati agli studenti e
studentesse delle scuole superiori. Nel 2020 fonda il gruppo Attori Aperti che durante il lockdown ha
prodotto diversi video per l’intrattenimento delle persone a casa; a settembre hanno realizzato lo
spettacolo dal vivo In due battute, dal testo Tragedie in due battute di Achille Campanile. Da due anni
lavora come attrice con Cesar Brie e Campo Teatrale per la produzione dello spettacolo Nel tempo che ci
resta, che avrebbe dovuto debuttare a marzo, ma a causa del lockdown è rimandato a novembre.

Nel 2016 Francesca Merli (regista), Elena Boillat (perfomer e coreografa) e Federica Furlani (sound designer
e musicista) fondano a Milano la compagnia teatrale DOMESTICALCHIMIA. Intorno a questo nucleo, si
aggiungono presto Camilla Mattiuzzo (drammaturga), Laura Serena (attrice) e Davide Pachera (attore). Nel
2016, la compagnia realizza “Il Contouring Perfetto”, spettacolo prodotto con il sostegno di ERT Emilia
Romagna Teatro e Rami Residenze Artistiche, vincitore del Festival“Avanguardie 20 30”. Il 2018 è l’anno di
“Una Classica Storia d’Amore Eterosessuale”, spettacolo prodotto da DOMESTICALCHIMIA con il sostegno
di ERT-Emilia Romagna Teatro e Armunia, vincitore del Premio “Theatrical Mass” indetto da Campo
Teatrale e del Bando “Opera Prima” Festival per la categoria nuove scoperte. Il progetto La Banca dei Sogni,
un lavoro d’inchiesta sull’attività onirica di persone di tutte le fasce d’età, oltre a vincere il Bando UFOResidenze d’Arte Non Identificate 2020 sostenuto dal Teatro Stabile La Contrada vince anche il Premio
“Mila Pieralli”,promosso dal Teatro Nazionale della Toscana, il Premio di Produzione “Theatrical Mass”
indetto da Campo Teatrale, e viene selezionato come progetto semifinalista delPremio Scenario Periferie
nel 2019. Nel 2019, infine, lo spettacolo “Sonnambuli – Il vuoto di te il vuoto del mio cuore”, vince il Premio
“Testinscena”, organizzato dalla Fondazione Claudia Lombardi per il Teatro, con sede a Lugano, in
collaborazione con Campo Teatrale e Hystrio.


La Compagnia Usine Baug nasce nel 2018 dall’incontro artistico di Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo ed Emanuele Cavalcanti, light designer e tecnico audio del gruppo.
Stefano, Ermanno e Claudia provengono da percorsi artistici diversi: il teatro di prosa, l’acrobatica e la musica ma si ritrovano nella pedagogia Lecoq e nel teatro di movimento, studiando tra Parigi e Bruxelles. Questo percorso influenza notevolmente il processo artistico del gruppo, che si basa sulla creazione collettiva e sull’improvvisazione, dove esperienze e punti di vista si incontrano per esplorare e raccontare la complessità del mondo circostante, affrontando tematiche di attualità politica e sociale. Usine Baug fa convergere teatro fisico, narrazione e teatro visivo per trasporre la realtà con sarcasmo e poesia.
Nel 2021 la compagnia vince il Premio Scenario Periferie con la sua ultima creazione: TOPI, spettacolo dove il fittizio ed il reale si incontrano per raccontare il G8 di Genova.
Nel 2020 arrivano in finale al Premio Scenario Infanzia con lo spettacolo SWEET HAKA e nel 2019 al Premio Scenario con lo spettacolo CALCINACCI. Dal 2020 Usine Baug fa parte di UNPROTECTED, progetto artistico collettivo a cura di Campo Teatrale. La compagnia conduce inoltre laboratori teatrali in diverse scuole di teatro tra l’Italia e il Belgio, lavorando sia con amatori che con professionisti.

Nel 2018 nasce Collettivo Treppenwitz, una realtà produttiva in ambito artistico e culturale nata dalla
convergenza di tre giovani compagnie indipendenti, da anni propositive e affermate sul piano nazionale e
internazionale.
Atré Teatro, Azimut e Collettivo Ingwer hanno scelto di unirsi perché condividono un comune orizzonte
ideale, operativo e poetico, votato all’espressività nel contemporaneo. Le singole persone che animano
Collettivo Treppenwitz hanno alle spalle una formazione e una prassi artistica solida, votata
all’indipendenza in ambiti espressivi anche molto diversi: fotografia, performance, musica, danza, teatro,
scrittura scenica e critica culturale.
Nel 2013 Azimut è stato tra i protagonisti del programma di scambio binazionale Viavai, in quell’anno ha
prodotto lo spettacolo La Extravagancia#0 con Anahì Traversi. Collettivo Ingwer ha debuttato nel 2014 con lo spettacolo Still Leben di Camilla Parini. Atré Teatro è fondato nel 2016 come continuazione di esperienze
maturate all’Accademia dei Filodrammatici di Milano e ha debuttato con la produzione Adios di Simon
Waldvogel. Nel 2015 è stata realizzata la prima collaborazione tra compagnie con la
coproduzione Princesses Karaoke or something like that… – spettacolo selezionato a Premio Schweiz 2015.
Nel 2017 un’analoga esperienza collaborativa ha invece visto uniti Atré Teatro e Collettivo Ingwer nello spettacolo Adios. Nel 2019 debutta L’amore ist nicht une chose for everybody (Loving Kills) per la regia di
Simon Waldvogel nella stagione di LuganoInScena, come prima produzione di Collettivo Treppenwitz.
Attualmente sono in fase di creazione due progetti: Kiss! per la regia di Camilla Parini e Sciù Sciù – Broken
Becomes Beautiful nato da un’idea di Carla Valente per la regia di Carla Valente e Simon Waldvogel, con la
collaborazione di Federica Carra, Aurelio Di Virgilio e Ivano Pecorini, spettacolo vincitore del bando RE.TE.
OSPITALE 2020 e finalista alla Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2020

Inizio Corsi
Frequenza
Sede
Via Casoretto 41/a
Milano