Re Lear è morto a Mosca

Campo Teatrale e Isola del teatro

1948
13 gennaio, Minsk. Un furgone investe e uccide Solomon Michoels: di lui restano un orologio da polso fermo alle 10 di sera, due figlie e una moglie.
Notte tra il 23 e 24 dicembre, Mosca. Venjamin Zuskin viene rapito nel sonno, interrogato, torturato e quattro anni dopo fucilato. Il grande Teatro Ebraico di Mosca, il Goset, perde Lear e il suo Matto. Il primo e unico Re Lear in yiddish non andrà mai più in scena. Il mandante di questi omicidi è Iosif Stalin.

Solomon Michoels e Venjamin Zuskin:
due attori ebrei, due amici, condannati per aver volato troppo in alto. Colpevoli di aver immaginato un teatro d’arte fatto di canti, danze, poesie e colori in lingua yiddish nell’Unione Sovietica di Stalin.

Un viaggio in Russia per raccontare una storia vera ormai dimenticata, attraverso i dipinti di Chagall e i personaggi del Re Lear.
Uno spettacolo di memorie da riscoprire, custodite al di là del palcoscenico.

“Spegnete i lumi e soffiate il dolore; si chiude il sipario”

Credits

regia
César Brie
coproduzione
Teatro dell'Elfo, Campo Teatrale e Isola del Teatro
drammaturgia
César Brie e Leonardo Ceccanti con la collaborazione di tutto l’ensemble
attori creatori
César Brie, Alessandro Treccani, Leonardo Ceccanti, Davide De Togni, Anna Vittoria Ferri, Michelangelo Nervosi, Tommaso Pioli, Annalesi Secco, Laura Taddeo, Altea Bonatesta, Eugeniu Cornitel
consulenza storica
Antonio Attisani
luci
César Brie e l’ensemble
scenografia e costumi
Matteo Corsi
Maestra di danze e lavoro corporale
Vera Dalla Pasqua
maestra di canto
Anna Pia Capurso
musiche
Pablo Brie e musiche tradizionali Yiddish
Un grazie accorato a
Rossella Tansini, Giancarlo e Laura Spezia.

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